R.M. – Certo, per me i morti di New York non valgono più di quelli afgani, anche se peggiore è stata la loro fine, chiusi come in una scatola di sardine, nella carlinga di un aeroplano o in un palazzo lì per crollare, avvolto dalle fiamme, senza aver cercato una difesa pur impossibile, senza l’abbaglio dell’onore o della fede. Semplicemente foglie strappate via.
(tratto da “Controcanto”, intervista con Tommaso Trini)
11 SETTEMBRE
La colonna libera da superfetazioni ed elementi impropri in modo da riproporne l’evidenza originaria, pur adattata al nuovo scopo, conferisce all’opera valore rappresentativo della metropoli.
Possibile ma improbabile ricomposizione, sia pure in termini di rinnovata immagine architettonica, della caratteristica forma originaria, nel pensiero della configurazione classica stratificata nella memoria.
Particolare carattere è attribuito alle superfici interne alla colonna per la rappresentazione delle Twin Towers e rappresentazione della terribile azione terroristica compiuta dall’uomo e non dal mezzo: un uomo, non un aereo mero strumento, l’uomo che ha progettato, architettato e diretto l’infame complotto.
2004
fusione in alluminio
15 x 8 x 8 mt.
SEPTEMBER 11th
The column is free of any superfetation or improper elements so as to underline the original evidence though adapted to a new objective. Possible but improbable new composition, even if it is in terms of a renewed architectural image within the familiar original form.
The permeability of the sectioned column is achieved by the users’ possible penetration of the column itself: passages connect one side with the other, allowing for a global reading of the work. A sequence of architecturally and functionally equal spaces are established whereby the succession of limits in perspective leads to a global reading, confirming the optical continuation necessary for an ideal re-composition of the single parts into a unit: the column.
The internal surfaces acquire a specific significant thanks to the representation and development of the theme of the Twin Towers and of the terrible terroristic attack operated by the man, not by his instruments: a man, not a airplane mere instrument, the man who has projected and directed this conspiracy.
COLONNA
La colonna libera da superfetazioni ed elementi impropri per riproporne l’evidenza originaria pur adattata al nuovo scopo.
Possibile ma improbabile ricomposizione, sia pure in termini di rinnovata immagine architettonica, della caratteristica forma originaria.
La permeabilità della colonna sezionata è data dalla possibile penetrazione della stessa da parte dei fruitori: passaggi collegano un fronte con l’altro per una lettura globale.
Si istituirà una sequenza di spazi architettonicamente e funzionalmente uguali, ove anche la successione dei traguardi prospettici indirizza alla lettura globale a confermarne la continuità ottica per l’ideale ricomposizione delle parti ad un unico: la colonna.
Colonna tagliata e scomposta
Opera finita: altezza cm. 440, larghezza base cm. 260 x 260
Materiali: fusione di alluminio o di bronzo
COLUMN
The column is free of any superfetation or improper elements so as to underline the original evidence though adapted to a new objective.
Possible but improbable new composition, even if it is in terms of a renewed architectural image within the familiar original form.
The permeability of the sectioned column is achieved by the users’ possible penetration of the column itself: passages connect one side with the other, allowing for a global reading of the work. A sequence of architecturally and functionally equal spaces are established whereby the succession of limits in perspective leads to a global reading, confirming the optical continuation necessary for an ideal re-composition of the single parts into a unit: the column.
Cut and disassembled column
Finished work: height cm. 440, base width cm. 260 x 260
Materials: fusion of aluminium or bronze
Fasi del PROGETTO e RENDERING 3D
PROJECTS and 3D RENDERINGS